Tell it like a woman, al Taormina Film Fest il coraggio delle donne
Il cinema e le donne hanno un lungo e complicato rapporto: il primo non ha mai smesso di raccontarle, ma spesso ha impedito alle donne di farlo in prima persona, da dietro la cinepresa. Presentato in anteprima mondiale al Taormina Film Festival Tell It Like a Women è stato girato negli anni della pandemia da Covid-19 in cinque Paesi diversi. Dall’Italia all’Argentina, dall’India agli Stati Uniti passando per il Giappone, le registe Maria Sole Tognazzi, Lucía Puenzo, Catherine Hardwicke, Leena Yadav, Mipo O, Taraji P. Henson, Lucia Bulgheroni e Silvia Carobbio hanno portato sul grande schermo storie vere – come nel caso di Pepcy & Kim, corto incentrato sulla vita di Kim Carter, tossicodipendente con un passato criminale che lotta per liberarsi dai propri demoni, e Elbows Deep, il corto di Catherine Hardwicke incentrato sulla storia del direttore medico di un Centro di Los Angeles che presta assistenza sanitaria ai senzatetto, Susan Partovi. Nel film anche narrazioni frutto della fantasia delle sceneggiatrici, come nel caso di Sharing a Ride, drama firmato da Leena Yadav che racconta l’incontro di una sedicente progressista con una transessuale, incontro che la obbligherà a rivedere i propri pregiudizi inconsci.
Con Tell it like a woman si rafforza quel filone che vede finalmente le donne non più relegate a ruoli di spalla, madri, tentatrici, subalterne.Se il cinema ha spesso a contribuito a fortificare questi stereotipi, le registe dei sette cortometraggi raccontano la forza che le donne hanno dentro di sé e nelle quali il pubblico femminile può rispecchiarsi e da queste trarre coraggio e determinazione per affrontare il presente. Dal film si eleva cosí una sola voce per raccontrare la condizione delle donne di tutto il mondo. Luoghi dove, ancora oggi, alcuni diritti personali vengono calpestati, come ad esempio quello di essere credute oppure quello di non essere molestate quando si trovano in stato di alterazione dato dall’alcol.
A portare a Taormina il messaggio del film, Eva Longoria, protagonista del corto Lagonegro, in cui interpreta un’architetta in carriera che è chiamata a confrontarsi con una scomoda ma bellissima eredità. L'attrice americana ha colto l'occasione per augurarsi che la sentenza sull'abolizione dell;aborto negli Stati Uniti venga rivista. "Purtroppo ciò che è successo li, potrebbe accadere ovunque in tutto il mondo, togliendo ancora diritti dati per acquisiti da anni e per cui molte donne hanno lottato e sofferto’.
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