- Posso solo immaginare la scena dell’incontro e la vita trascorsa a New York ma senz’altro doveva essergli piaciuta molto se tre anni dopo, il 30/3/1924 circa quattro mesi prima che gli nascesse il secondo di sette figli, mio padre, trovo un nuovo passaggio, sempre pagatosi lavorando, a Ellis Island.
- L’America, comunque, rimase nel cuore di mio nonno. Imparò l’inglese e ammirò sempre i paesi anglosassoni; a me, piccolo bambino che guardava affascinato quest’uomo con tanta storia alle spalle, raccontava di un luogo dalle grandi realizzazioni, edifici enormi, tantissime persone provenienti da tutto il mondo, una lingua strana ma bella da parlare, con modi di dire assenti nell’italiano e poi la libertà.