La prima edizione di un evento che ha tutte le carte in regola per diventare un appuntamento fisso nel calendario delle iniziative cinematografiche nazionali ed internazionali, prenderà il via il 13 marzo 2020 a Poggio a Caiano (Po).
Le serate di CineAtelier avranno cadenza settimanale e saranno ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Ad ogni film selezionato per la rassegna verrà conferito un riconoscimento da Cinemaitaliano.info [2], che sarà consegnato all’autore prima della proiezione del suo film.
Fino al 5 aprile andrà in scena una manifestazione che vuole premiare la creatività e l’audacia di giovani autori italiani e coinvolgere gli studenti dei territori decentrati con incontri e masterclass dedicati a chi vuole fare cinema. L’evento non propone semplici proiezioni e visioni di film, ma al contrario sviluppa l’idea che attraverso il cinema si può creare un progetto più lungo nel tempo che abbia la forza e la capacità generare non solo una grande attrazione ai luoghi, ma anche nuove visibilità comunicative oltre i confini dei singoli territori.
Perché proprio in questa fase il cinema fatto dai giovani può essere un valore aggiunto, un giacimento e una risorsa culturale destinato a traghettare l’Italia verso atmosfere di più ampia gittata e possa soprattutto andare all’incontro con altri spazi, altri mondi, altre culture.
Ma non è finita qui. L’incontro tra registi e studenti vuole promuovere la nascita di una cittadinanza cinematografica degli autori del futuro senza rinnegare la propria.
Il primo appuntamento è con Alessandro Capitani [3], e il suo bel road-movie “In Viaggio con Adele” che vede protagonisti l’attrice Sara Serraiocco nei panni una ragazza ‘speciale’ che indossa solo un pigiama rosa con le orecchie da coniglio. Un viaggio tra un padre e una figlia, ma che sottende una profonda riflessione su ciò che è considerato normale e sulla paura della diversità.
Sarà poi il turno di Shortskin, di Duccio Chiarini [4], per raccontare il microcosmo asessuato di un giovane che soffre di una malformazione al prepuzio che lo rende insicuro ed impacciato con le ragazze. Una nuova generazione di autori selezionati per lo sguardo autoriale e per il percorso di ricerca molto personale tra cui anche Federico Bondi [5]con Dafne, storia di una trentenne portatrice di sindrome di Down, esuberante e trascinatrice, che sa organizzare da sola la sua vita ma vive ancora insieme ai genitori, e Manfredi Lucibello che chiude la rassegna con Tutte le mie notti, una storia che tra segreti, bugie, paure che ci porterà a conoscere le verità più nascoste delle due donne.
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Links
[1] http://test.casaitaliananyu.org/files/posterjpg-2
[2] https://www.cinemaitaliano.info/
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Capitani
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Duccio_Chiarini
[5] https://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Bondi