Una sala gremita di persone ha affollato il Consolato generale e l’Istituto Italiano di Cultura, che per l’occasione, ha aperto le sue porte anche alla musica Jazz così amata dalla festeggiata. L'occasione era appunto il saluto al Console generale Natalia Quintavalle. Giornalisti, amici e colleghi del mondo della cultura e del sistema Italia si sono infatti riuniti in un abbraccio ,pieno di commozione, amicizia e gratitudine.
Dopo la più perfetta, divertente e calda, delle introduzioni, quella di un americano che conosce l'Italia come pochi italiani, Fred Plotkin, esperto di Opera ma anche scrittore, giornalista di libri legati al viaggiare in Italia, il Console prende la parola. Le sue parole introducono la Console "Mi accorgo che una parte del tuo mestiere è di arrivare in un posto nuovo, portando i valori e la cultura del proprio paese e condividendo queste cose in un modo diplomatico ma anche orgoglioso. Ma poi c’è la parte meno tangibile e quella molto più rara—l’elemento umano".
La Quintavalle è emozionata e dal suo racconto trapela un forte orgoglio per tutto quello che ha realizzato nella sua missione diplomatica.
“Questa sera non parlerò dei problemi politici ed economici mondiali, come per esemoio ciò che sta accadendo in Syria, in Libia o dei diritti civili, del riscaldamento globale. Per questi temi vi lascio in mani sicure con il nuovo ambasciatore di Washington, Armando Varricchio.
E lo stesso vale per gli altri colleghi della Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite guidate da Sebastiano Cardi e Inigo Albertini che è qui con noi oggi."
"Non parlerò neanche di cultura o di commercio, perché ci sono Giorgio Van Straten e Maurizio Forte. Allora, che cosa è rimasto ad una console generale di cui parlare, su cui lavorare? La risposta è semplice: la gente."
Prima donna ad essere nominata Console Generale, Natalia Quintavalle, ha svolto in questi anni un ruolo cruciale nella promozione della cultura e della lingua italiana all’estero. A ricordarla in Consolato erano in tantissimi. Emblematica la frase con cui risponde alla domanda di i-Italy Matilda Cuomo, moglie dell'Ex governatore Mario Cuomo.
'Se ognuno facesse quello che lei ha fatto ci sarebbe uj mondo sarebbe migliore'. "Natalia Quintavalleha svolto qui la sua carriera diplomatica in maniera eccellente. Quando lavori in questo campo hai bisogno di molto coraggio e amore perchè rappresenti le persone italiane qui a New York. Ogni volta lei è ad ascoltarti e aiutare. In particolar modo voglio ricordare l'impegno con cui ha promosso la lingua italiana. E'ammirabile". Racconta Matilda Cuomo con molta dolcezza.
Sebbene arrivati da poco sul suolo americano -poco meno di un anno- il Direttore Dell’istituto di Cultura, Giorgio Van Straten, e il direttore dell’ICE, Maurizio Forte, non si esimono dal sottolineare le qualita' di una donna tanto speciale e umana come Natalia.
“Abbiamo apprezzato le doti professionali e umane di Natalia che ha fatto subito squadra con noi. Ci mancherà moltissimo. Ma come accade nelle nostre carriere so che avremo modo di incontrarci e lavorare insieme di nuovo. Il modo in cui mi ci ha accolto è stato davvero straordinario e questo spiega il suo successo ”.
Non mancano le calde parole del Presidente della NIAF John Viola “Per me Natalia Quintavalle ha rappresentato un nodo cruciale per la comunità italo-americana. Lei ha saputo comprendere e capire il ruolo unico svolto dalla NIAF in questi anni. Nel presente e nel futuro e non solo come parte del passato. Penso che questo sia davvero molto importante. Ci mancherà molto".
Anche il Dean del Calandra, l'Istituto Italo-americano della Cuny, Anthony Tamburri ci racconta della eccellente presenza di Natalia Quintavalle come donna e come console nella comunità italo-americana "Ha avuto una grande sensibilità nell'affrontare la tematica della lingua italiana ed era molto vicino agli eventi organizzati all'istituto del Calandra".
Non manca un ringraziamento speciale da parte della Quintavalle a tutto lo staff del Consolato “Mi mancherete molto più di quanto potrò mai mancare io a voi, perchè vi lascio in buone mani. Vi chiedo quindi un applauso per Roberto, Isabella, Chiara e tutto il personale del Consolato Generale d’Italia a New York !”. E proprio le altre due diplomatiche donna, i consoli, Isabella Periotto e Chiara Saulle, prendono la parola. Per loro “New York è la mia prima sede estera, quando sono arrivata avevo tutto da imparare. - racconta Saulle - Poter lavorare con lei è stata una vera fortuna. "
"Professionalmente è una diplomatica modello, soprattutto per noi alle prime esperienze. E’ una vera 'problem solver' e la sua energia contagiosa ha reso la quotidianità del lavoro in Consolato non solo ricca di insegnamenti ma anche divertente ed entusiasmante. Si sentirà moltissimo la sua mancanza.” racconta la Periotto.
E a proposito di grande carisma femminile anche le giornaliste ricordano l’incredibile impegno della console “Ha curato moltissimo il rapporto con noi giornalisti. Soprattutto ho apprezzato il suo continuo impegno per valorizzare le donne, e questa e’ stata una cosa che non ha mai mancato di fare. Metterle in evidenzia, promuovere le iniziative incentrate sulle donne” ci racconta Angela Vitaliano.
Naturalmente non poteva mancare un po’ di buon cibo italiano. Grazie a Milano Expo, il cibo è stato uno degli argomenti del sistema Italia in questi anni. Ad accompagnare la serata infatti ci sono stati degli assaggi dei brand made in Italy come Giovanni Rana, Risotteria Melotti, Il Piccolo Caffè, Bertozzi, Clemente Bakery e Jack Di Piazza.
In contemporanea, nella sala dell’istituto di Cultura, il concerto Jazz organizzato da Enzo Capua con le suggestive note della pianista Simona Premazzi, Jay Sawyer e Pablo Meneres hanno cosi’ fatto terminare al meglio la serata.
Natalia, 'We are going to miss you' Come donna, madre e grande diplomatica. Le auguriamo che la nuova missione a cui andrà in contro possa darle tanto quanto l'esperienza di New York.
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