Salvare il mondo attraverso l’arte è possibile. Lo hanno spiegato a studenti e professori della Scuola d”Italia, la Professoressa Paola Salvi e l’artista Michelangelo Pistoletto, lo scorso 5 Maggio. Nel corso della conferenza Renaissance and Rebirth I due studiosi ci hanno spiegato come secondo la loro teoria il mondo potrebbe arrivare ad un equilibrio molto più stabile partendo dalle teorie dell’uomo Vitruviano di Leonardo e attraverso il segno arte e il terzo paradiso.
E’ un’idea di Michelangelo Pistoletto che s’immagina un mondo rivoluzionato da una nuova coscienza e sensibilità che chiama il ‘terzo paradiso’. In questa dimensione l’uomo e la natura arrivano a fondersi e a convivere in perfetta armonia. E il principio è teorizzato attraverso il simbolo del Segno Arte che nasce dal disegno dell’infinito, fatto di due cerchi che si compiono con una linea che va a incrociarsi senza interruzione.
“Io ho voluto creare un terzo cerchio tra i due dell’infinito: il cerchio del finito, dell’universo fisico. Il terzo paradiso è proprio questo, la porta reale e fisica che sta in mezzo ai due infiniti”.
Il terzo paradiso è infatti la dimensione che segue il primo paradiso, quello ancestrale, prima del morso della mela. Un paradiso in cui tutti gli uomini erano integrati nella natura e vi era un’inconsapevolezza dell’essere. Vi è poi il secondo paradiso, quello creato dagli esseri umani venutisi a staccare gradualmente dal contatto con la natura.
“Questo gesto del mordere la mela e’ molto importante perche’ rappresenta il pezzo di natura strappata via per creare un altro mondo”ci spiega l’artista, come se il peccato originale fosse stato quasi una visione della modernità colpevole di portare il genere umano verso l’autodistruzione.
Unica solozione per ricreare l’equilibrio e’ quella di ricercare un contatto con la natura e di riportare quindi quel pezzo di mela morsa alla sua origine.
Un simbolo lanciato proprio il 21 Dicembre 2012 quando secondo la profezia Maya il mondo sarebbe dovuto finire. Pistoletto infatti sostiene che il mondo sia arrivato alla fine di un ciclo dominato da forti contraddizioni e attraverso segno arte, rilancia l’idea di rinascita. Il rebirth day, che ha avuto grande riscontro in tutto il mondo attraverso manifestazioni e rappresentazioni artistiche nasce proprio da questa idea. “Il rebirth day è un giorno di festa e di riunione, un simbolo che io offro alla società come prospettiva di un futuro migliore fatto di sintonia e riappacificazione”.
“Ecco quindi che il simbolo del Segno Arte diventa tangibile, dall’oggetto ludico all’opera d’arte come è avvenuto nel caso dei miei studenti dell’istituto d’arte” ci spiega Paola Salvi
Qual è il collegamento tra l’uomo Vitruviano e il terzo paradiso? A rispondere è Paola Salvi
“L’artista di tutti i tempi quando si trova a riflettere sulle misure proporzionali in qualche modo parte anche da se stesso. Perché una delle cose che si dice dell’uomo Vitruviano è che possa essere anche una forma di ritratto di Leonardo.
Quest’uomo non è solo Vitruviano ma è anche Albertiano. È vero il cerchio e il quadrato sono descritte da Vitruvio ma le misure del corpo, ossia la proporzione che il corpo ha deriva da queste tabelle proporzionali fornite da Leon Battista Alberti nel De Statua. La cosa particolare di queste tabelle è che non sono proporzioni fisse, ma è un sistema di proporzioni basato sull’altezza di ogni singolo individuo. L’uomo può essere proporzionale qualsiasi la sua altezza sia. Questo concetto di individualità della proporzione è un elemento che in realtà si collega anche al lavoro di Pistoletto perché con il suo “SegnoArte” invita ogni persona a trovare il proprio Segno Arte partendo dal proprio corpo”.
“Segno Arte è un canale d’ingresso verso questa dimesione dell’arte che porta verso la rinascita, un disegno capace di esprimere questo concetto di entrata e di uscita dal medioevo modernistico” ci spiega Michelangelo Pistoletto.
“L’uomo di Leonardo era posto al centro di un mondo da scoprire, oggi, il Segno Arte ricavato dallo specchio configura un essere umano che si proietta nel futuro guardando nel passato, come una bilancia temporale, e indirizza l’attenzione verso nuove proporzioni che l’umanità deve considerare per procedere oltre” ancora Pistoletto.
E gli chiediamo ancora: se l’arte può dare un segno positivo. Soprattutto ai giovani
“Il segno positivo che io ho cercato di fare è il simbolo su cui tutti in qualche maniera si possono riconoscere ed è il simbolo del terzo paradiso. Questo vuol dire che ci sono stati due paradisi precedenti, uno era il paradiso in cui gli esseri umani erano totalmente inconsapevoli, ossia il primo, quello atavico. Il secondo paradiso è quello che ci ha portato ai giorni nostri, a questo mondo artificiale, meravigliosamente cresciuto e spaventosamente rischioso ormai. Quindi il terzo paradiso deve ricreare un rapporto tra la natura e l’artificio, e quindi una situazione di bilanciamento tra questi due fenomeni che attraversano tutta la storia del nostro passato e congiunti possono aprirsi la strada al nostro futuro. Una speranza per tutti”.
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