Fra statue romane, dipinti medievali e altre meraviglie presenti al Metropolitan Museum [2], incontro Roberto Consales, l’attuale Presidente del Viola Club New York [3]. Roberto, residente a New York dal 1993, nato a Palermo, ma poi trasferitosi a Firenze, è il Presdente del club dal 2006. La storia del Viola Club New York comincia, però, nel 1990. E’ il 14 dicembre e l’idea di fondare un fan club della Fiorentina nasce grazie a Gino Gullace Raugei, a quel tempo corrispondente della rivista “Oggi” e ardente tifoso.
Ne parla con altri tre amici, Vittorio Ansuini (proprietario del ristorante “Mezzogiorno” a Soho), Paolo Palli (a quell’epoca responsabile della sede di New York della Cassa di Risparmio di Firenze) e Massimo Lopes Pegna (corrispondente a New York de La Gazzetta dello Sport) e l’entusiasmo fa il resto. I quattro si ritrovano in una farmacia sulla 56ma strada e, davanti al farmacista-notaio, redigono l’atto ufficiale di fondazione. Arriviamo così al 1993, anno in cui Roberto Consales si trasferisce a New York; nonostante la distanza dall’Italia è subito evidente che sarà difficile rinunciare alla sua passione per la Fiorentina: “Ogni volta che mi recavo allo stadio Artemio Franchi per assistere alle partite della Fiorentina – mi racconta Roberto – vedevo esposto uno striscione raffigurante il Viola Club New York. Nella Grande Mela, però, non riuscivo a rintracciare nessun esponente di questo club. Contattai allora direttamente la Fiorentina, la quale mi fornì il nome di Paolo Palli, il Presidente dell’epoca”. Da quel momento in poi Roberto non ha più abbandonato il club, tanto da diventarne il nuovo Presidente.
In più di 23 anni di storia, il Viola Club New York, ha organizzato numerosissime iniziative e, fra queste, Roberto ne ricorda soprattutto due: “Il mio primo importante ricordo all’interno del Club è sicuramente la cena che organizzammo qui a New York, nel 1994, con tutta la squadra allenata, all’epoca, da Claudio Ranieri. In occasione dei venti anni dalla nostra fondazione è poi venuto a trovarci Christian Rigano’, ex-attaccante della Fiorentina, insieme all’assessore Nencini”. Un legame più recente fra il Club e la squadra è ora rappresentato dalla figura di Giuseppe Rossi, originario del New Jersey. Il forte attaccante italo-americano, lo scorso maggio, era infatti presente ad un evento organizzato dal club stesso.
Tutte queste iniziative, purtroppo, non possono però nascondere i problemi che il Viola Club si trova ad affrontare: “Non abbiamo una sede fissa –dice Roberto – tanto che, per la prossima stagione, dovremmo appoggiarci ad alcuni pub per vedere le partite”. L’attività’ del club è comunque sempre in movimento per i soci: “Chi decide di far parte del nostro Club – spiega Roberto – oltre ad aver diritto ad una tazzina con il nostro logo, una sciarpa ed una tessera, può ricevere degli aiuti per comprare i biglietti per una partita della Fiorentina”.
Ad oggi il Club può contare 54 soci, fra cui 7 bambini, e 10 donne. La maggior parte dei soci sono giovani imprenditori e professionisti (età media 30-40 anni), ma anche artisti e storici dell’arte, in missione o trapiantati qui negli States: giornalisti, medici, architetti, ingegneri, commercialisti, bancari. Ci sono soci a New York, ma anche in Connecticut, New Jersey e Mariland qui negli States, ed ovviamente a Firenze ed in Toscana.
Oltre ai numeri, però, la cosa più importante, come ci tiene a concludere Roberto, è il modo in cui si vive il calcio a New York: “In una città dai ritmi così frenetici, ritrovarsi insieme a vedere una partita di calcio è soprattutto un modo per rallentare e riallacciare i legami con l’Italia. Non è importante la fede calcistica; qui ci sentiamo legati tutti dal calcio in generale”. L’Italia in questo, purtroppo, ha ancora molto da imparare.
Source URL: http://test.casaitaliananyu.org/magazine/focus-in-italiano/fatti-e-storie/article/la-grande-mela-viola
Links
[1] http://test.casaitaliananyu.org/files/viola1377021239jpg
[2] http://www.metmuseum.org/
[3] http://www.violaplanet.com/index.php?a=vedi_siti&c=39